sabato 11 febbraio 2017

I petrolati

Ciao!

Oggi parliamo di sostanze tanto discusse quanto utilizzate nel campo cosmetico: i petrolati

I petrolati sono idrocarburi (cioè composti organici formati da atomi di carbonio e idrogeno) ricavati dalla raffinazione del petrolio.
Nella cosmetica e nella farmaceutica vengono utilizzate qualità migliori chiamate “petrolato bianco”, mentre nei settori dell’industria si utilizzano qualità inferiori, inquinate da residui cancerogeni di raffinazione.
A questo proposito, l’Unione Europea ha dichiarato i petrolati come sostanze potenzialmente cancerogene, ma nell’industria cosmetica e farmaceutica essi dovrebbero essere “puri”, cioè liberi da residui cancerogeni.
Sul web ci sono molte discussioni a riguardo e vi invito, se volete approfondire l’argomento, di leggervi i forum SaiCosaTiSpalmi e Promiseland.

Vediamo a cosa servono e come vengono utilizzati nei cosmetici.

I petrolati, di solito, vengono utilizzati come fase grassa in un’emulsione, in oli da massaggio o nei balsami-labbra.
A seconda dell’uso che se ne fa, nell’INCI vengono indicati con nomi diversi: Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Vaselina, Cera microcristallina.

Perché piacciono così tanto all’industria cosmetica?

Prima di tutto, costano poco. Anche se una crema a base di petrolati ve la fanno pagare a peso d’oro, al produttore è quasi sicuramente costata veramente poco!
Poi sono facilmente lavorabili e chimicamente stabili, quindi non irrancidiscono, sono inodore e sono quindi facili da usare in molte forme cosmetiche.

Perché è meglio evitarli?

Per la loro struttura chimica, i petrolati creano un film, una pellicola, sulla pelle. Da un lato questa impedisce l’evaporazione dell’acqua presente nella pelle, quindi si può dire che contribuisce al mantenimento dell’idratazione della pelle.
Dall’altro lato, però, essendo una sostanza non dermocompatibile non va a dare nessun nutrimento al film idrolipidico naturale della pelle; inoltre questa “pellicola” ostacola l’assorbimento dei principi attivi contenuti in un cosmetico.
In altre parole, una crema ricca di buoni principi attivi ma formulata con alla base dei petrolati è inutile!

Un altro svantaggio è quello della comedogenicità: il film formato dai petrolati sulla pelle occlude i pori e , in una pelle predisposta, farà insorgere più impurità se l’utilizzo è costante.
Ultimo svantaggio ( ma non meno importante) è che sono fortemente inquinanti.

In sostanza, mi sento di sconsigliare creme e maschere, sia per il viso che per il corpo, a base di petrolati perché sono inutili e potrebbero causare l'insorgere di più impurità sul viso. 
Per fortuna, oggi, esistono tante alternative più eudermiche ed emollienti e meno comedogeniche.

La prossima volta vi parlerò di siliconi, così da avere una panoramica su queste due categorie di materie prime così discusse.


Come sempre, se avete qualche dubbio o domanda, scrivetemi! J

lunedì 30 gennaio 2017

La pelle

Buongiorno!

Anche voi confuse dai nomi strani degli ingredienti della vostra crema?! Non sapete se fidarvi o meno della pubblicità promettente di un siero antirughe?

Niente paura! Cercherò di aiutarvi nella scelta di un prodotto valido.

Ma prima di affrontare prodotti e ingredienti, cerchiamo di capire cos’è  e come funziona l’organo interessato: la pelle.

La pelle è l’organo più esteso del corpo umano e svolge innumerevoli funzioni.
Semplificando, essa è composta da due strati (o tre, a seconda dei testi di anatomia): il derma, lo strato profondo e vivo della pelle, e l’epidermide, lo strato più superficiale che viene nutrito dal derma attraverso una membrana chiamata “membrana basale”, questo strato infatti non ha vasi né sanguigni né linfatici ma è tutt'altro che "morto", è qui infatti che si rinnovano i cheratinociti (le principali cellule della pelle).

La prima cosa da capire prima di addentrarci nel mondo cosmetico, è che la pelle NON è un organo di assorbimento, bensì di secrezione. La nostra pelle non è fatta per assorbire ciò che le viene messo sulla superficie, anzi fa di tutto per impedirne l’assorbimento. E per fortuna, direi! La pelle è la nostra prima arma di difesa contro germi potenzialmente patogeni, smog, polveri sottili, agenti atmosferici, raggi UV.
Oltre alla difesa, essa ha una funzione secretrice, cioè riversa fuori dal nostro organismo sebo e sudore contribuendo alla termoregolazione e all’ eliminazione di tossine.

Proprio perché la pelle non è adatta ad assorbire ciò che c’è all’esterno, i cosmetici fanno fatica a penetrare; la maggior parte del prodotto infatti rimane sullo strato più superficiale ed evapora. 
La via più semplice che ha il cosmetico per arrivare più o meno in profondità sono i pori pilosebacei, presenti quasi in tutto il corpo. 

Cosa possiamo fare, quindi, per favorire l'assorbimento di un cosmetico?

-          - Fare uno scrub che aiuta ad assottigliare lo strato corneo, ossia lo strato di cellule ormai morte.
-          - Fare un bagno di vapore o un massaggio che aiutano a migliorare la circolazione, ossigenare i tessuti e far si che i pori si dilatino.
-          - Non usare cosmetici filmogeni (ne parliamo la prossima volta) 

Spero di aver fatto un po’ di chiarezza e di esservi stata utile.
Per qualsiasi domanda o dubbio, scrivetemi!



P.S. Per assorbimento si intende una penetrazione fino allo strato più profondo dell’epidermide, al massimo negli strati più superficiali del derma.
Ricordo che, PER LEGGE, nessun cosmetico può avere caratteristiche tali da poter penetrare del circolo sanguigno e quindi in tutto l’organismo.

domenica 29 gennaio 2017

Qualcosa su di me

Benvenuti!

Io mi chiamo Federica e sono un’estetista.
Ho scelto questa professione perché mi piace l’idea di prendermi cura delle persone, di seguirle ed educarle nel loro percorso di benessere.
Questo blog nasce per condividere con voi consigli e suggerimenti per una skincare perfetta e per aiutarvi a scegliere, con consapevolezza, i prodotti più giusti per voi.

Spero di potervi essere utile.

Un abbraccio da un’ estetista gattara. 😻